Maiorca: le notti di Tito's

Plaza Gomila, Palma de Mallorca, 1983 (Foto: A. C. Cappi)

In un articolo precedente ho raccontato i retroscena di una delle ambientazioni più inquietanti, ancorché reali, che ho scelto per l'episodio Nome in codice: Ombra del serial Dark Duet, il primo ebook del nuovo ciclo di Spy Game - Storie della Guerra Fredda (Delos Digital). Oggi mi occupo dell'altra location "storica", ma molto più frivola, che appare nella stessa vicenda: Tito's, uno dei locali notturni più famosi del Mediterraneo. Anche se, proprio nel momento in cui ne scrivo, a un secolo dalla sua nascita, il palazzo che lo ospitava sta scomparendo dal panorama di Palma di Maiorca.
Nella zona orientale della città, nel quartiere di El Terreno, fino al primo Novecento sorgeva la proprietà della famiglia Gomila, poi trasferitasi a Cuba. La piazza da cui si dipartono le due strade che proseguono fino alla zona di Porto Pi e alla cittadina di Génova si chiama tuttora Plaza Gomila. Qui, nel 1923, fu aperta una sala de fiestas destinata alla leggenda.
Mi sono sempre chiesto l'origine del nome "Tito's". Secondo una voce non confermata, sarebbe derivato da un sicario di Al Capone che, dovendo lasciare frettolosamente Chicago, una volta incassata la sua liquidazione dal boss sarebbe approdato a Maiorca, molto lontano dal Proibizionismo inaugurato negli USA nel 1922; sull'isola costui si sarebbe fatto chiamare "Monsieur Tito" e, aperto un proprio locale a Palma, lo avrebbe battezzato Tito's. Versione non molto attendibile: i primi proprietari, in carica fino agli anni Cinquanta, risultano essere i maiorchini Antonia Jaume e Antonio Capllonch.

Tito's, 1983 (Foto: A. C. Cappi)

Dapprincipio, la sala de fiestas era destinata alla classe benestante di Palma di Maiorca e al limitato turismo d'élite dell'epoca. Ma tredici anni dopo la situazione cambiò, quando il generale Franco rovesciò il governo legittimo della Repubblica di Spagna. La Guerra Civile durò ben poco a Maiorca, dove i ribelli franchisti vinsero immediatamente il conflitto. Seguirono la brutale repressione, gli arresti in massa e l'occupazione militare italiana, con gli aviatori della Regia Aeronautica che, tra un bombardamento e l'altro sulla costa mediterranea della Spagna peninsulare, facevano strage di cuori tra le ragazze del luogo.
La sala de fiestas fu monopolizzata da una clientela nazifascista: non solo i franchisti spagnoli o i loro alleati italiani, ma anche la colonia del Terzo Reich insediatasi nell'isola, che la sera si divideva tra Tito's e l'adiacente Café Oasis (molti anni dopo ribattezzato Café Monaco) e che nel 1938 celebrò un raduno del Partito Nazista in spiaggia a Portals Nous, sulla Costa de Calvià. Nel 1939 il dittatore Franco si assicurò il controllo di tutto il resto della Spagna e ottenne da Mussolini la riconsegna di Maiorca. Ma i nazisti non se ne andarono dall'isola, nemmeno quando la Germania fu sconfitta nel 1945; anzi ne arrivarono altri, anche perché la Spagna faceva orecchie da mercante quando gli Alleati richiedevano l'estradizione di determinati individui.
Per giungere alla sua stagione di massimo splendore, Tito's dovette attendere la seconda metà degli anni Cinquanta e la rinascita di Maiorca come destinazione turistica, che avrebbe alleviato in parte i rigori della dittatura... o meglio, la percezione dello spietato regime da parte degli stranieri. Con la nascita del Paseo Maritimo, oltre alla porta "classica" su Plaza Gomila (v. foto sopra), Tito's acquisì un fastoso ingresso al livello del mare, dall'Avenida Gabriel Roca (v. foto sotto).

Dall'Avenida G. Roca, 2010 (foto A. C. Cappi)

Fu negli anni Sessanta e Settanta che il locale, che aveva cominciato a passare da un proprietario all'altro, divenne famosissimo. Al Tito's Night Club si potevano incontrare Marlene Dietrich, Abbe Lane, Louis Armstrong, Errol Flynn, Grace Kelly, Aristoteles Onassis, Alain Delon, Sean Connery e buona parte delle celebrità che passavano per il Mediterraneo in quegli anni. Nel contempo i biglietti di entrata si vendevano anche nelle reception dei migliori alberghi, dove la clientela veniva raccolta da appositi autobus e portata a destinazione. L'intrattenimento, oltre ai musicisti, prevedeva numeri di ballo degni dei locali di Parigi, che talvolta mettevano alla prova la rigida censura cattolico-franchista.
Nel 1985 il turismo sempre più di massa - ma a Palma sempre di un certo livello - impose una riconversione: da night club a discoteca. Dopo vari passaggi di proprietà Tito's finì nelle mani dell'imprenditore Bartolomé Cursach Mas, titolare del Grupo Cursach e da fine anni Ottanta detentore, nella località di Magaluf sulla Costa de Calvià, della famosa megadiscoteca che porta le sue iniziali: "BCM". 
Ma un po' per volta Plaza Gomila, per anni centro della vita notturna di Palma, perse il suo fulgore: divenne nota per lo spaccio di droga e la prostituzione, che di lì a qualche anno avrebbero infestato anche Calle Punta Ballena a Magaluf.

La fine di Tito's (foto: A. C. Cappi, 10/2/2023)

L'inizio della fine di Tito's risale al 2014. Era in corso un'inchiesta sulle collusioni tra agenti di polizia locale di varie zone dell'isola (in particolare Palma, Calvià e Marratxi) e la banda degli Hell's Angels calata dalla Germania nel 2009, diventata a Maiorca una vera e propria gang del crimine organizzato. Durante l'indagine emersero accidentalmente tracce di corruzione legata alle protezioni politiche di Bartolomé "Tolo" Cursach.
Il tutto pare culminasse in festini a porte chiuse da Tito's, con droga e prostitute a disposizione di sbirri e di esponenti del Partido Popular, partito di destra che ancora oggi in Spagna si erge a tutore dei costumi e della morale. Ad aggravare la situazione si aggiunsero bustarelle e minacce per far tacere testimoni, alcuni dei quali dovettero essere messi sotto protezione. Dopo una prima assoluzione generale degli imputati, oggi anche il giudice di allora è sotto processo.
Su tutto questo si innestò la sospensione delle attività nelle discoteche durante la pandemia, che portò alla chiusura del mitico (ma ormai già decaduto) club di Plaza Gomila e alla vendita nel 2021 della proprietà, perché fosse trasformata in un condominio. Il marchio "Tito's" si è trasferito in una delle sale del BCM a Magaluf. Allo storico edificio di Tito's a Palma i lavori di smantellamento hanno avuto inizio alla fine del gennaio 2023.
In Nome in codice: Ombra, invece, si torna indietro fino al novembre 1947, quando Tito's era ancora una sala de fiestas in cui personaggi influenti e spie si incontravano agli albori della Guerra Fredda, l'epoca di cui tratta il serial Dark Duet.


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