Dossier Contreras: l'arma dell'inganno

La foto originale di "Pam", fidanzata di William Martin

Il motivo per cui ho aperto questo blog nel gennaio 2021 era raccontare i retroscena delle mie storie del Kverse, il mio ciclo narrativo thriller in cui la parte preponderante è costituita dalla spy story. Per una volta ho l'occasione di occuparmi non di cronaca, ma di storia, traendo spunto dall'uscita tra una settimana in Gran Bretagna (e tra quattro in Italia) del film "L'arma dell'inganno - Operazione Mincemeat" ("Operation Mincemeat").
Per i miei lettori di lunga data basta quel nome in codice a capire di che si tratta: la vicenda del maggiore William Martin, l'uomo che non è mai esistito, ovvero l'agente segreto che riuscì a mettere a segno un brillante colpo a danno di Hitler pur essendo morto. Chi segue la collezione dedicata a Nightshade e Medina da Oakmond Publishing l'ha letta in una versione romanzata con il titolo "L'uomo giusto al posto giusto", uno degli inediti nella raccolta "Nightshade-Dossier Contreras".


In realtà ho narrato la storia varie volte: cominciai intorno al 1995 scrivendo un articolo sulla rivista "Delitti & Misteri", che nel 2010 sarebbe divenuto la base per un capitolo del mio libro di non-fiction "Le grandi spie" (Vallardi). Citai la vicenda nel 1999 nel volumetto "Mondo Bond", svelando (forse per la prima volta al mondo) che all'operazione aveva partecipato Ian Fleming, futuro autore dei romanzi di James Bond.
Quando emersero nuovi dettagli fino ad allora rimasti segreti, scrissi un articolo per una rivista di storia che non vide mai la luce, ma lo pubblicai nel 2014 nell'antologia "Agente di Sua Maestà" (Ego Edizioni). Nel 2020, nella mia serie di documentari "fatti in casa" intitolata "Dossier K", dedicai a questa storia la puntata "Il maggiore inesistente", che potete trovare su YouTube (e qui sotto).
Ne ho riparlato di recente nella mia rubrica radiofonica "La Boutique del Mistero" a proposito di Ian Fleming, come potete vedere dal dossier su Borderfiction Zone. Ma forse la versione cui sono più affezionato è quella romanzata, che vede protagonista un mio personaggio, Miguel Torrent, impegnato a far sì che il piano concepito nel 1943 dal servizio segreto britannico per trarre in inganno i nazifascisti vada a buon fine.


"Dossier Contreras" è un libro contenitore in cui la mia protagonista Mercy, nell'intervallo tra i romanzi "Progetto Lovelace" e "Obiettivo Sickrose", ripercorre non solo la propria iniziazione al mondo dell'intelligence, ma anche storie di spionaggio della sua famiglia allargata, a partire da Miguel Torrent, che vediamo all'opera durante la Guerra di Spagna e la Seconda guerra mondiale, cioè prima di diventare uno dei due componenti della squadra Dark Duet, protagonista di una serie all'interno della collana in ebook "Spy Game" di Delos Digital.
In "Dossier Conteras", nella novelette "L'uomo giusto al posto giusto" vediamo l'Ammiragliato di Londra (incluso Ian Fleming) allestire l'operazione e successivamente Miguel Torrent in missione a Huelva (Spagna), teatro dell'inganno messo a punto dal servizio segreto britannico. La mia versione si basa sul fatto che anche presso l'Abwehr, lo spionaggio tedesco, qualcuno voleva la sconfitta di Hitler e la fine del nazismo: a volte i dittatori (anche se adesso, per essere politicamente corretti, bisogna dire "autocrati", altrimenti si offendono) non sono troppo benvoluti nemmeno in patria.
La mia rielaborazione romanzata dell'Operazione Mincemeat si basa sia sul libro scritto (con molte omissioni, dato che parecchie informazioni erano ancora segrete) dal suo ideatore Ewan Montagu, che ispirò il film di Ronald Neame "L'uomo che non è mai esistito" ("The Man Who never Was", 1957), sia su ricerche successive, alla luce di materiale reso pubblico settant'anni dopo i fatti. Ora sono curioso di vedere il nuovo film, diretto da John Madden, in cui Montagu è interpretato da Colin Firth e Fleming da Johnny Flynn: comunque sia narrata, è una vicenda in cui il vero protagonista è già morto dall'inizio.




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