Sei piccoli oligarchi

Fotografia di A. C. Cappi

Riflessioni di Andrea Carlo Cappi

La recente tragedia in una villa di Lloret de Mar, in Spagna, mi ha dato da pensare.
Nel romanzo "Nucleo Leningrad", pubblicato all'inizio del giugno 2021 e completato quattro mesi prima, ipotizzavo che qualcosa cambiasse in Russia dopo il fallito tentativo di far rieleggere un alleato del Cremlino alla Casa Bianca e che qualcuno potesse essere "licenziato" in modo definitivo. In "Complotto Zerkalo", consegnato a Segretissimo Mondadori il 7 febbraio 2022, in edicola e ebook ai primi di giugno, immagino che la "sanificazione" continui: tra i personaggi c'è un oligarca russo che deve scegliere tra l'eliminazione nella sua villa in Spagna (e possibili ritorsioni su moglie e figlia in Russia) oppure la fuga, facendosi credere già morto.
Sarà per una coincidenza o forse perché sono un buon autore di romanzi di spionaggio, ma una volta di più ho anticipato la realtà: dall'inizio del 2022 la frequenza degli oligarchi morti in circostanze violente è aumentata a dismisura. Sei nell'arco di meno di tre mesi, i primi tre in apparenza suicidi (eh, il denaro non fa la felicità), gli ultimi tre invece protagonisti di drammatici casi di omicidio-suicidio in cui sono morti anche mogli e figli. L'ultimo è avvenuto in Spagna, dove è stato tempestivamente deplorato l'ennesimo femminicidio (anche se stavolta né presunto assasino né vittime sono spagnoli).

Ma siamo proprio sicuri?
Sei suicidi di oligarchi russi in meno di tre mesi potrebbero essere ancora plausibili, con una notevole sospensione di incredulità. Ma che tre di questi (in meno di un mese e due in due giorni consecutivi) includano anche il massacro di mogli e progenie è francamente una coincidenza molto improbabile e quindi preoccupante.
Vi propongo una lista dei sei casi, perché possiate giudicare voi stessi.

1 - 29 gennaio 2022, Leonid Shulman (Gazprom), 60 anni: suicida dopo avere lasciato un biglietto di addio ed essersi inferto varie coltellate nel bagno della casa di campagna fuori San Pietroburgo.

2 - 25 febbraio 2022, Aleksandr Tjuljakov (Gazprom), 61 anni: impiccatosi nel garage della sua casa di campagna fuori San Pietroburgo, dopo avere lasciato un biglietto di addio

3 - 28 febbraio 2022, Mikhail Watford, nato Mikhail Tolstosheya, proprietario di raffinerie in Russia e di una compagnia di costruzioni in Inghilterra, 66 anni: impiccatosi nel garage della sua casa a Virginia Waters, Surrey, Inghilterra

4 - 24 marzo 2022, Vassilij Melnikov (Medstom), 43 anni: suicida dopo avere assassinato moglie e due figli ad arma bianca, nel loro appartamento a Nizhni Novgorod, Russia.

5 - 18 aprile 2022, Vladislav Avaev, 51 anni (Gazprombank): suicida dopo avere assassinato la moglie incinta e la figlia a colpi di pistola nel loro appartamento di Mosca.

6 - 19 aprile 2022, Sergej Protosenja, 55 anni (Novatek): impiccatosi in giardino, dopo avere assassinato moglie e figlia a colpi di arma bianca nella loro villa a Lloret de Mar, Gerona, Catalogna, Spagna.

Sarà proprio tutto vero? Chi sarà il prossimo? Quanti altri innocenti dovranno morire con lui?

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