L'uomo che scrive di donne


Contrariamente a ciò che si dice in giro, non tutti gli uomini sono gentili con le donne solo l'8 marzo, per tornare a essere maschilisti dal 9. Per qualcuno non è così. Vale soprattutto per un uomo che scrive spesso di donne.
In effetti, credo ormai di avere pubblicato tanti libri con protagoniste quanti con protagonisti, contando non solo le eroine del Kverse (Mercedes "Nightshade" Contreras e Rosa "Sickrose" Kerr e tutte le loro comprimarie), ma anche le donne al centro del resto della mia produzione, come Rhona nella saga Danse Macabre, le figure femminili delle mie storie scritte a quattro mani con Ermione (tra cui il romanzo LUV) e naturalmente Eva Kant, la leggenda a fumetti creata nel 1963 dalle sorelle Giussani, alla quale ho dedicato un romanzo tutto suo.
Ma, restando all'interno del Kverse - l'universo narrativo che comprende buona parte dei miei cicli thriller - la svolta al femminile risale a oltre vent'anni fa, pressappoco alla primavera del 2001, quando cominciai a lavorare a Nightshade-Missione Cuba, che sarebbe stato pubblicato nel marzo 2002.
Oltre vent'anni passati dunque a disobbedire alle regole sulla "appropriazione culturale" (io la chiamo "identificazione") in un sottogenere che qualcuno, non so né chi né quando, ha stabilito che fosse destinato solo a un pubblico maschile. Immagino che ci sarebbe un grave corto circuito culturale se trapelasse il fatto che nei miei libri c'è anche un forte contenuto femminista.
D'altra parte, secondo quanto ho letto nelle recensioni in tutto questo tempo, le donne dei miei libri sono credibili anche se, come richiesto dal copione, larger than life.

C'era una volta: dall'estate 2000 mi stavo dedicando al lavoro di allestimento e classificazione di quello che battezzai "Archivio Jacono", ovvero il materiale nello studio del pittore Carlo Jacono, noto a livello internazionale soprattutto, per le sue copertine e illustrazioni di narrativa, fumetti e riviste, che era scomparso da poco. Una notevole parte della sua produzione era stata dedicata a Il Giallo Mondadori e a Segretissimo, la storica pubblicazione di Mondadori dedicata alla narrativa di spionaggio in cui quasi sempre in copertina si vedeva una figura di donna; qualche tempo dopo, con una selezione di tavole di Jacono avrei allestito una mostra su mezzo secolo di look e abbigliamento femminile presso la Libreria della Moda di Milano.
Una mattina del 2001, poteva essere marzo, prima di dedicarmi all'Archivio presi un caffè con Stefano Di Marino, scrittore attivo da fine anni Ottanta che nel 1995 su Segretissimo, sotto lo pseudonimo Stephen Gunn, aveva inaugurato Il Professionista, la serie action thriller di maggior successo in Italia: nel 2020 ha festeggiato venticinque anni di anni di pubblicazioni ininterrotte.* Entrambi ricordavamo che nella collana di Mondadori c'erano state tanto autrici quanto protagoniste seriali (tra cui Sylvette, nei romanzi scritti sotto pseudonimo dal maestro del noir Jean-Patrick Manchette). Di Marino mi fece notare che, in controtendenza rispetto alla narrativa poliziesca, non c'erano più eroine nella spy story.
Passai la giornata tra le donne di Segretissimo dipinte da Jacono e la sera, in metropolitana verso casa, mi stavo già ponendo la sfida: come avrei raccontato io un'eroina di romanzi di spionaggio al femminile? Non certo facendone un'imitazione di James Bond con tacchi a spillo al posto dello smoking (pur non escludendoli a priori dai suoi possibili look). Oltre a essere donna, doveva essere un personaggio innovativo, rispettando però i canoni del sottogenere e una certa verosimiglianza. Di Marino accredita la leggenda che il progetto riguardante la spagnola Mercedes Contreras fosse pronto già la sera stessa, anche se forse passò qualche giorno prima che completassi lo schema e il racconto-pilota di Nightshade.

La serie fu approvata da Segretissimo dopo qualche mese e il primo romanzo uscì ai primi di marzo 2002, sotto lo pseudonimo solo apparentemente francese di François Torrent: anche se su Il Giallo Mondadori pubblicavo con il mio nome del 1993, il pubblico diffidava ancora della spy story italiana. E, dopotutto, l'autore più venduto non solo nella storia di Segretissimo ma nel mondo è il francese Gérard De Villiers. Senza scordare che la scuola d'Oltralpe ha fornito grandi autori di spionaggio fin dal dopoguerra.
Oggi, anche se è noto chi sia davvero François Torrent, mantengo il nome come marchio di fabbrica sulla collana di Mondadori, mentre le altre serie e le riedizioni escono con "Andrea Carlo Cappi" in copertina. Anche perché è il nome con cui già firmavo la serie Medina, che fa parte dello stesso universo: già dal secondo romanzo, Nightshade-Progetto Lovelace, si vedono personaggi dell'una apparire nell'altra.
Nel romanzo Nightshade-Obiettivo Sickrose fa la sua comparsa la boliviana di origine irlandese Rosa Kerr, destinata a diventare una presenza fissa come rivale, alleata e persino protagonista "spin-off".

Alle soglie dell'8 marzo 2020 uscì da Oakmond il "romanzo a racconti" Nightshade-Dossier Contreras, in cui credo che almeno due terzi delle storie fossero fortemente "femministe" oltre che "femminili". Il mondo non ci ha fatto molto caso, c'era altro a cui pensare in quel particolare momento storico.
Per una curiosa congiunzione astrale, varie uscite si sono sovrapposte ai primi di marzo 2021: oltre a un episodio in ebook di Dark Duet (da Delos Digital) in cui aleggia lo spirito di Agatha Christie, nell'arco di settantadue ore sono apparsi la riedizione estesa (in cartaceo e ebook su Amazon) di Nightshade-Babilonia Connection nella collezione Oakmond e in Segretissimo (in edicola e ebook) il primo romanzo con protagonista Rosa "Sickrose" Kerr.
Mercedes Contreras torna nel giugno 2021 da Segretissimo con Agente Nightshade-Nucleo Leningrad, ma tocca a Sickrose-Sicaria il ruolo di novità con cui festeggiare non solo i miei trent'anni da scrittore, ma anche venti come scrittore di donne. In una storia in cui protagonista e antagonista sono una volta di più entrambe di sesso femminile.
Quindi, in un certo senso, celebro anch'io l'8 marzo. Nightshade e Sickrose no, non ne hanno bisogno: per loro è sempre la giornata della donna.

*Nota posteriore: Stefano Di Marino ci ha lasciati nell'agosto 2021.

Immagine: Mercedes "Nightshade" Contreras (Selene Feltrin) e Rosa "Sickrose" Kerr (Mary Rossa) fotografate da A. C. Cappi

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