Le spie bevono cocktail


Da come si comporta qualcuno, si direbbe che questo blog corrompa le menti dei giovani e ispiri il vizio. Allora tanto vale che sia davvero corrotto e vizioso.
Deve averlo intuito anche Oakmond Publishing, che di solito in apertura di ogni suo volume propone l'abbinamento con un vino da bere durante la lettura. Nel caso della collezione Oakmond dedicata ai miei thriller, che sta per giungere al sesto titolo, a ogni libro è abbinato invece un cocktail scelto da me, da prepararsi secondo la mia ricetta. Alcuni derivano da discussioni con baristi veterani, altri sono mie creazioni esclusive.
Giusto oggi ne ho sperimentata una nuova, che ancora non ha un nome né un dosaggio ufficiale, anche se nella foto ne vedete gli ingredienti principali e il risultato complessivo, peraltro molto promettente anche al gusto.
A tempo e luogo anche il segreto di questo cocktail verrà svelato nella prima pagina di un mio libro. Perché ciò che per qualcuno è corrotto e vizioso, io lo chiamo joie de vivre. Che potrebbe essere anche un buon nome per un cocktail, se qualcuno non l'ha già usato prima.

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